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La scultura dell'artista:

il suo modo di esprimersi con diversi materiali (terracotta, legno e cemento)

DAVIDE MODERNO, 1908.

Questa scultura è stata creata in terracotta patinata foggiata a stampo, alta 38 cm.

Questa opera è molto bella perché ha un grande senso dell'equilibrio e essa esprime in modo evidente la tensione della fionda e la forza delle braccia che paiono un prolungamento dell'elastico.

BUSTO DI CAVOUR, 1908.

Terracotta, esemplare unico foggiata a mano, alta 35 cm.

Arturo Martini ha eseguito l'opera sbilanciando leggermente la scultura un po' indietro rispetto al baricentro.

E' stato raffigurato con il volto un po' paffuto, con piccoli occhiali tondi, con lo sguardo perso nel vuoto e vestito in modo elegante per mostrare che era una persona importante e di prestigio.

LA LETTURA, 1910.

Terraglia foggiata a stampo e poi smaltata, alta 21 cm.

Raffigura una bella statuina lucida e colorata dalla forma molto allungata che legge un libro.

Questa statuina è stata modellata con la gonna mossa, come se ci fosse una lieve brezza.

VASO "IN GIRUM", 1910-1911.

Terracotta foggiata a colaggio e decorata a smalti, alta 31 cm.

Sul bordo del vaso è stata incisa una frase: "in girum imus nocte et consumimur".

E' un vaso di destinazione cimiteriale ed ha una forma quadrata, ma il bordo è tondo.

Nei due lati opposti troviamo un volto di Cristo e negli altri due una farfalla, simbolo di vita oltre la morte, mentre agli angoli sono state modellate delle mani che si trasformano in fiamme.

Questo coprivaso in porcellana è splendido perché è stato dipinto con due colori complementari e per la sua forma quadrata e circolare allo stesso tempo.

ALLEGORIA DEL MARE E DELLA TERRA, 1910-1911.

Le opere sono state fatte di pasta cementizia, esemplare ottenuto a stampo, alte 186 cm.

Queste riproduzioni in cemento poste davanti all'entrata del museo sono sculture umane da giardino che per la prima volta Martini scolpisce per intero.

Queste due figure allegoriche maschili rappresentano l'agricoltura e la pesca: la prima, barbuta, ha tra le gambe e stringe al petto un fascio di spighe; la seconda invece tiene sulle spalle una rete entro cui è presa una conchiglia.

Entrambi hanno le gambe divaricate, ma in posizione obliqua così che la sinistra dell'una e la destra dell'altra formano un'ideale strombatura.

Queste sculture ci piacciono perché hanno molti piccoli particolari interessanti.

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Autori:

Testo di: Niccolò, Alberto
Immagini di:

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