Il gioco Come fare il formaggio Formaggi italiani
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Come prepararsi il formaggio

ingredienti

materiali

4 litri di latte intero fresco una pentola capiente
2 vasetti di yogurt magro con fermenti lattici vivi (per dare al latte i fermenti che gli sono stati tolti durante il trattamento) un canovaccio
caglio (1 ml di caglio ogni 1000 ml di latte= 16 ml di caglio) una vaschetta di alluminio bucata
sale sciolto nell'acqua un termometro
mezzo limone (per la ricotta) una pipetta per il caglio
un colino, un mestolo in metallo
una scodella di plastica (per la ricotta) bucherellata nel fondo e nei lati

preparazione

Mettere il latte e lo yogurt nella pentola e mescolarli sul fornello acceso, aspettare che la temperatura arrivi ai 39°, mescolando, fate attenzione che il termometro non tocchi il fondo.

Quando si arriva ai 39° C aggiungere i 16 ml di caglio e spegnere il fornello.

Man mano che la cagliata si forma bisogna romperla con il mestolo per separare il siero e la pasta di formaggio.

Con il colino si prende la pasta, la si deposita sul canovaccio che è appoggiato nella vaschetta di alluminio.

Dopodichè bisogna pressarla molto fortemente per eliminiare il siero rimanente e darle una forma arrotondata e compatta.

In seguito si lava con 'acqua salata e si lascia maturare in un posto fresco. Ogni giorno bisogna girare la forma bagnandola ogni tanto con olio salato, per darle un gusto più saporito e non far crescere muffe indesiderate.

Si riaccende il fornello con sopra la pentola e il siero rimanente e si spreme il mezzo limone.

A 95°circa dovrebbe formarsi la ricotta che si prende con il colino, si rovescia nella scodella di plastica forata e si posiziona in un luogo fresco.

L'ideale è mangiarla il giorno dopo se nò va a male.

COMPLIMENTI!!!!!!!!!!SIETE RIUSCITI AD OTTENERE LA RICOTTA E IL FORMAGGIO!!!!!!!!!!!!!!!

Ecco la sequenza delle foto della nostra produzione


Adesso vi facciamo visitare un vero e proprio caseificio: quello di Cascina Pistone a Borgomale in provincia di Cuneo,

sito: http://www.cascinapistone.it

Partiamo con la produzione della tuma:

Il latte crudo proveniente da due mungiture successive viene riscaldato a circa 36°, dopodiché viene inserito il caglio rimescolando per bene.


Inizia subito la coagulazione che dura dalle 6 alle 12 ore, a seconda dei periodi.

 

 

A coagulazione ultimata,si cola il siero formatosi in superficie e si procede quindi alla rottura della cagliata a piccoli pezzi della dimensione di una nocciola

 

 

La cagliata viene distribuita nelle fascelle (stampini) e salata in superficie con sale da cucina.

Dopo 5 ore si capovolge la formaggetta e la si sala sempre a secco sull'altra faccia ed infine, in serata, avviene l'ultimo capovolgimento, questa volta senza salare.

La cagliata viene lasciata nelle fascelle a scolare per 24 ore dal momento in cui viene deposta in esse, dopodiché la tuma viene tolta dalle fascelle e messa a finire la fase di colatura su graticci ricoperti con dei teli di cotone che assorbono il siero aiutando lo spurgo; durante questa fase vengono sostituiti i teli 3 o 4 volte nell'arco della giornata capovolgendo il formaggio.

A spurgo avvenuto, vengono tolti i teli e si lascia il formaggio sui graticci a compiere l'ultima fase di stagionatura durante la quale le tome vengono quotidianamente rivoltate (questa fase di stagionatura avviene nell'arco di 8 - 12 giorni a seconda dei periodi (stagione o temperature climatiche).

 

FOTO SULLA STAGIONATURA DELLA TUMA:

Tuma appena fatta

Tuma a inizio stagionatura

La stessa tuma con stagionatura di 1 settimana e 1 mese

Tuma con stagionatura di 5 mesi


Foto della latteria Tricesimo in provincia di Udine

sito: http://www.latteriatricesimo.com

Controllo del formaggio mentre è in stagionatura.

Prelevazione cagliata.

Ricotta fresca fresca !


Alcune foto sulla preparazione del grana, provenienti da un caseificio mantovano

http://www.caseificioeuropeo.com/italiano/lavorazione.htm

Maturazione latte

1° estrazione cagliata

2° fasciere provvisorie

3° camera calda

4° saline

1° maturazione

2° fase di pulizia

3° stagionatura


LA MOZZARELLA CON LA MORTELLA...Caseificio Chirico

Il sito del caseificio: http://www.amalfi-paestum.com/chirico/mortella.htm

I pascoli alle pendici dei Monti del Mingardo, che dominano l'incantevole Costiera Cilentana, sono da sempre abbondanti di mirto.

I pastori che portavano al pascolo le mandrie di mucche riservavano una parte di latte per trasformarlo in gustose forme di formaggio a pasta filata.

Questi latticini per essere conservati fino al giorno successivo in cui venivano consumati, erano avvolti nelle foglie di mirto e da ciò il nome della "Mozzarella con la Mortella". : la mozzarella ha un sapore delicato, e con il mirto ha assunto un leggero retrogusto che le conferisce un sapore unico e speciale.

PREPARAZIONE: si prende un pezzo di pasta di mozzarella ancora calda e si allunga con i pollici, dopodichè si butta in acqua fredda per farle mantenere la forma.

In una vaschetta abbastanza piccola si stende un letto di ramoscelli di mirto e si adagia qualche mozzarella mettendo fra di esse altri ramoscelli. La mozzarella dato che è priva di siero si manterrà più giorni di quella normale se conservata in frigorifero.


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